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Aliscafo a emissioni quasi zero, viaggia sospeso sull’acqua e rivoluziona il trasporto urbano. Interesse da Arabia Saudita, USA e Nuova Zelanda

A Stoccolma, dove le strade si alternano ai canali e il mare entra nella città come un’arteria vitale, il trasporto via acqua è sempre stato parte integrante della vita quotidiana. Ma oggi, in questo paesaggio scandito da ponti, moli e battelli, una nuova imbarcazione sta riscrivendo le regole della mobilità urbana: si chiama Nova ed è il primo traghetto elettrico ad alta velocità con idroali a essere impiegato nel trasporto pubblico della capitale svedese.

In servizio da pochi mesi sulla linea 89, che collega Tappström al centro città, Nova non naviga semplicemente: si solleva sull’acqua. Merito della tecnologia sviluppata da Candela, startup svedese che ha realizzato il modello P-12 Shuttle, un aliscafo completamente elettrico, progettato per unire efficienza energetica e sostenibilità ambientale.

Con motori elettrici da 340 kW e una batteria da 252 kWh, Nova è in grado di trasportare fino a 30 passeggeri alla velocità di 60 km/h, mantenendo una crociera stabile a 46 km/h. Le sue idroali retrattili, simili a quelle degli aerei, gli permettono di sollevarsi fino a un metro sopra il livello del mare, riducendo l’attrito dell’acqua di oltre l’80%. Il risultato è una drastica riduzione dei consumi: l’84% in meno di energia per passeggero-chilometro rispetto ai traghetti tradizionali a gasolio.

Ma il vero punto di forza è l’impatto ambientale quasi nullo. Nova emette appena 23 grammi di CO₂ per passeggero-chilometro, contro i 439 grammi dei vecchi traghetti diesel. La navigazione è silenziosa, senza onde rilevanti né vibrazioni, con un impatto minimo su rive, ecosistemi e fauna marina. Una vera rivoluzione blu.

Un successo immediato

Il debutto di Nova è stato un successo. In pochi mesi ha compiuto oltre 120 traversate, registrando un tasso medio di occupazione dell’80%. L’efficienza e la rapidità del servizio hanno spinto le autorità municipali a estenderne l’operatività a tutti i giorni, a partire da maggio. L’effetto è già visibile: la linea 89 ha visto crescere il numero di passeggeri del 30% rispetto al passato. Una risposta concreta alla domanda di mobilità sostenibile in una metropoli dove l’acqua è strada.

“Stiamo assistendo a un cambiamento culturale”, afferma Gustav Hasselskog, fondatore e CEO di Candela. “Sempre più persone scelgono il traghetto elettrico al posto dell’auto, senza sacrificare velocità o comodità. È questo il futuro delle città costruite sull’acqua”.

Una tecnologia che guarda lontano

Il caso Nova ha già superato i confini svedesi. La tecnologia di Candela ha attirato l’interesse di numerosi Paesi: Stati Uniti, Nuova Zelanda, Germania e Arabia Saudita hanno avviato contatti o già formalizzato ordini. In particolare, il modello P-12 potrebbe essere adottato nei progetti di smart city costiere, come Neom, la futuristica metropoli che il governo saudita sta sviluppando sulle rive del Mar Rosso.

Nonostante un costo iniziale di circa 1,7 milioni di euro per unità, i vantaggi economici sul lungo periodo sono significativi: bassi costi operativi, minima manutenzione, nessuna dipendenza da carburanti fossili. E non meno importante, una qualità dell’esperienza di viaggio superiore, apprezzata sia dai passeggeri sia dai cittadini che beneficiano di un ambiente urbano più silenzioso e pulito.

Verso un ecosistema marittimo elettrico

Candela guarda ora alla creazione di una rete internazionale di ricarica rapida, che permetta al trasporto marittimo elettrico di espandersi lungo le coste europee e globali, collegando città e regioni con traghetti a emissioni zero. Un’infrastruttura pensata per essere integrata con i trasporti terrestri e adattabile a contesti urbani diversi, da porti storici a nuovi insediamenti costieri.

A Stoccolma, Nova ha già dimostrato che un altro modo di spostarsi è possibile. Più veloce, più pulito, più silenzioso. In un mondo sempre più orientato alla sostenibilità, il trasporto marittimo elettrico potrebbe presto diventare una colonna portante della mobilità urbana del futuro.