Nanophoria, finanziamento record da 83 milioni di euro che rappresenta un’iniezione di fiducia senza precedenti per la startup focalizzata sulle terapie cardiovascolari e per l’intero settore biotech italiano.
L’operazione, che si attesta come la più grande mai registrata per una startup biotech in Italia, è stata guidata da un consorzio di investitori di primo piano:
- Xgen Venture
- Sofinnova Partners
- Cdp Venture Capital
- Panakes Partners
Questo significativo investimento segna una tappa fondamentale per l’azienda e per l’intero ecosistema dell’innovazione life science nazionale.
Una tecnologia innovativa per le patologie cardiovascolari
La missione di Nanophoria è ambiziosa: ridefinire i paradigmi terapeutici per le malattie cardiovascolari e altre patologie croniche ad alto impatto. Il capitale raccolto sarà cruciale per accelerare lo sviluppo di NP-MP1, il candidato farmaco più avanzato della società, destinato al trattamento dell’insufficienza cardiaca.
I fondi supporteranno gli studi preclinici necessari per la presentazione della richiesta di Investigational New Drug (IND) alla FDA statunitense, un passo formale indispensabile per avviare la sperimentazione clinica sull’uomo.
“Questo finanziamento ci permette di accelerare lo sviluppo clinico di NP-MP1 e ampliare la nostra pipeline”, ha dichiarato Claudio De Luca, CEO e co-fondatore di Nanophoria. “La nostra piattaforma di somministrazione innovativa ci consente di raggiungere bersagli cellulari finora inaccessibili nei cardiomiociti, avvicinandoci all’obiettivo di offrire terapie che cambino la vita dei pazienti”.
NP-MP1: una nuova speranza per l’insufficienza cardiaca (HFrEF)
Il farmaco NP-MP1 si basa su una tecnologia proprietaria “nano-in-micro”, che permette di somministrare farmaci biologici direttamente al cuore attraverso l’inalazione. Questo approccio non-virale ha dimostrato un’eccellente efficacia nei modelli preclinici di insufficienza cardiaca con frazione di eiezione ridotta (HFrEF).
L’HFrEF è una patologia debilitante che colpisce milioni di persone nel mondo, con un tasso di mortalità a cinque anni di circa il 40%. La terapia di Nanophoria mira a intervenire direttamente su una delle cause alla base della malattia, migliorando la contrattilità cardiaca.
La fiducia degli investitori nel biotech italiano
Il successo di questo round di finanziamento testimonia la validità scientifica del progetto di Nanophoria e l’attrattività del settore biotech italiano.
Paolo Fundarò, managing partner di Xgen Venture, ha commentato: “La scienza di NanoPhoria offre un approccio nuovo e concreto per somministrare terapie altamente potenti direttamente al cuore. Siamo entusiasti di collaborare con un consorzio di investitori di altissimo livello per supportare un’azienda che risponde a reali esigenze mediche”.
Con questo capitale, Nanophoria Bioscience è ora posizionata per accelerare la sua ricerca e portare una nuova speranza a milioni di pazienti in tutto il mondo.
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