Cogit AI: l’IA come partner strategico oltre l’efficienza. L’Ai sta superando la sua funzione di semplice strumento di automazione per diventare un “partner operativo e creativo” integrato nei processi aziendali. È questa la visione delineata da Pierfrancesco Errico, Sales Manager di Cogit AI, startup innovativa italiana che mira a ridefinire l’interazione uomo-macchina. Secondo Errico, l’efficienza è solo il punto di partenza: il vero potenziale dell’IA risiede nel potenziamento delle capacità umane.
In Sintesi
- La Visione: Pierfrancesco Errico (Sales Manager di Cogit AI) descrive l’evoluzione dell’IA da strumento di efficienza a “partner operativo e creativo”.
- La Tecnologia: La piattaforma proprietaria “Agentica” di Cogit AI crea agenti visivi e avatar dotati di “funzioni agentiche”, capaci cioè di compiere azioni concrete e integrarsi nei flussi di lavoro.
- L’Obiettivo: Superare l’ostacolo culturale all’adozione, democratizzando l’accesso all’IA per trasformare i processi aziendali e potenziare la creatività umana, piuttosto che sostituirla.
L’evoluzione dell’IA: “Non automazione, ma una nuova forma di espressione”
Per Cogit AI, startup innovativa con sedi a Reggio Emilia, Milano e Roma, l’intelligenza artificiale non è solo una questione di efficienza. Come spiega Pierfrancesco Errico, l’intuizione del fondatore, Eugenio Azzinnari, è stata quella di vedere l’IA come una potente e inedita forma di espressione e interazione con il pubblico.
Il caso “Zia Sofia” e la nascita della piattaforma “Agentica”
Il “momento zero” di questa consapevolezza è stato il lancio di “Zia Sofia” nel 2023, la prima chef virtuale d’Italia. Il successo del progetto ha dimostrato che il pubblico era pronto per interagire con entità digitali in modo nuovo.
Partendo da questa esperienza, Cogit AI ha sviluppato la sua piattaforma proprietaria, Agentica. Questa tecnologia non si limita a creare chatbot o avatar conversazionali, ma sviluppa agenti visivi interattivi dotati di “funzioni agentiche”. In termini semplici, questi agenti non solo parlano, ma agiscono: possono integrarsi nei processi aziendali, eseguire compiti e supportare attivamente i team.
L’Evoluzione dell’IA: Da Strumento di Efficienza a Partner Strategico. La Visione di Cogit AI
Oltre l’efficienza: l’IA come vantaggio competitivo per potenziare l’uomo
Alla domanda su quale sia il vantaggio strategico oltre la semplice automazione, Errico è chiaro: “L’efficienza è solo il punto di partenza”. Il vero valore, sostiene, emerge quando l’IA viene integrata profondamente nella cultura e nei processi.
L’approccio di Cogit AI non è quello di “sostituire” le persone, ma di “potenziarle”. Automatizzando le attività ripetitive e a basso valore, l’intelligenza artificiale libera spazio e risorse mentali per la creatività, il giudizio critico e le decisioni strategiche. “In molti casi”, afferma Errico nell’intervista da cui emerge questa analisi, “il risultato non è solo una maggiore produttività, ma una trasformazione nel modo in cui i team comunicano e prendono decisioni”. È in questa fase che l’IA cessa di essere una commodity e diventa un IA partner strategico e un reale vantaggio competitivo.
La sfida più grande non è tecnica, ma culturale
L’ostacolo maggiore all’adozione di queste tecnologie, ammette Errico, non è di natura tecnica, ma culturale. Le aziende, specialmente in Italia, nutrono ancora timori misti a entusiasmo, spesso senza una piena consapevolezza delle reali potenzialità.
Il ruolo di Cogit AI, quindi, non è solo quello di fornitore di tecnologia, ma di partner che “accompagna” i clienti nella transizione. Questo processo parte dall’ascolto e dall’analisi dei colli di bottiglia aziendali, per identificare dove l’IA può generare valore tangibile e immediato.
La visione a 10 anni: democratizzare l’IA per le PMI
Questa sfida culturale è strettamente legata alla necessità di “democratizzare l’accesso” alla tecnologia. Per evitare che l’IA avanzata diventi un lusso appannaggio delle sole grandi corporation, amplificando il divario digitale, Cogit AI sta lavorando per rendere la sua piattaforma Cogit AI Agentica accessibile.
L’obiettivo è offrire soluzioni scalabili e “plug-and-play” che possano essere adottate anche da PMI e singoli professionisti. Guardando al futuro, Errico immagina un mondo in cui l’IA non sarà più percepita come “tecnologia”, ma come una “presenza naturale nel quotidiano”. Tra dieci anni, prevede, interagiremo con un vero “partner” personale e professionale. La missione di Cogit AI, conclude, è essere “il ponte verso questo futuro”, contribuendo a una trasformazione digitale “concreta, solida e con un impatto positivo”.



