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Funzionamento e storia del Cloud Computing

Cloud Computing: è un sistema che permette di utilizzare servizi informatici tramite internet, senza dover possedere fisicamente computer, programmi o spazi di archiviazione. La storia del Cloud Computing è intrecciata con quella dell’Hybrid Cloud e il Multicloud.

Invece di comprare e installare tutto in azienda, le organizzazioni possono “affittare” server per far funzionare i programmi, spazio per conservare i dati, software per lavorare e strumenti per analizzare le informazioni. Tutto questo viene fornito come un servizio online.

Il Cloud Computing è considerato vantaggioso dal punto di vista economico perché permette di pagare solo i servizi che si usano realmente. Questo permette alle aziende di risparmiare denaro e di aumentare o diminuire facilmente i servizi in base alle loro necessità del momento.
Dal punto di vista tecnico, il Cloud è una rete di tanti server collegati tra loro e distribuiti in centri dati sparsi per il mondo. Quando accedi a un servizio cloud, i tuoi dati e programmi vengono elaborati su questi server remoti, ma tu li usi come se fossero sul tuo computer locale.

FUNZIONAMENTO

Il Cloud Computing si basa su una rete di server, che si trovano in appositi centri dati, come quelli del Polo Strategico Nazionale italiano
Per accedere a questi servizi è sufficiente che gli utenti abbiano una connessione a Internet, così possono richiedere l’accesso a programmi o dati, ricevendo una risposta dal server in pochi millisecondi. In questo modo, organizzazioni e pubbliche amministrazioni possono lavorare in modo efficiente.

Il cloud offre tre modelli di servizio principali, ognuno con un diverso livello di controllo e flessibilità, che possono essere usati singolarmente o combinati per creare soluzioni complete adatte a diverse necessità:

  • Infrastructure as a Service (IaaS): fornisce le componenti base dell’infrastruttura IT (server virtuali, storage, reti) tramite Internet, permettendo di pagare solo per ciò che si usa. Le aziende possono così evitare i costi iniziali e la complessità di gestire server fisici, adattando facilmente la propria infrastruttura alle loro esigenze.
  • Platform as a Service (PaaS): è un ambiente di sviluppo completo che consente agli sviluppatori di creare, testare e gestire applicazioni senza preoccuparsi della manutenzione dell’infrastruttura sottostante. Questo semplifica il lavoro e accelera la distribuzione di nuovi software.
  • Software as a Service (SaaS): fornisce applicazioni software direttamente via Internet, di solito con un abbonamento. In questo modo non devi installare nulla sul tuo computer, risparmiando sui costi e sulla gestione. Esempi comuni sono i servizi di posta elettronica e le piattaforme di collaborazione.

STORIA

L’evoluzione del cloud computing, dalle sue origini teoriche fino alla sua attuale ubiquità, è un viaggio che parte dagli anni ’60 con i pionieri John McCarthy e J.C.R. Licklider. McCarthy ha introdotto concetti chiave come il time-sharing e l’utility computing, teorizzando l’uso delle risorse computazionali come un servizio pubblico. 
Parallelamente, Licklider ha immaginato una rete globale che potesse fornire accesso universale a programmi e dati, gettando le basi per il grid computing.

Negli anni ’70, la virtualizzazione ha rappresentato una svolta decisiva, con le macchine virtuali IBM che hanno permesso di emulare l’hardware fisico. Questa innovazione ha migliorato notevolmente la portabilità e la sicurezza, aprendo la strada a una gestione delle risorse più flessibile.

Negli anni ’90, l’avvento del web ha accelerato lo sviluppo, portando alla prima formalizzazione del termine “cloud computing” nel 1996 da parte di Compaq. La popolarità del termine ha superato quella del “grid computing“, anche grazie a pionieri come Salesforce, che ha introdotto il modello Software as a Service (SaaS).

Il 2000 ha segnato l’inizio del cloud moderno. Amazon Web Services (AWS), lanciato nel 2002, ha istituzionalizzato il cloud su scala industriale, seguito poco dopo da Google Cloud Platform (GCP). Oggi, il cloud è un settore in continua evoluzione, che offre una vasta gamma di servizi e modelli tariffari flessibili.

HYBRID CLOUD E MULTICLOUD

L’Hybrid Cloud costituisce un ambiente computazionale che integra i servizi di cloud privato on-premise di un’organizzazione con servizi di cloud pubblico forniti da terze parti, creando un’infrastruttura unificata e flessibile per l’esecuzione di applicazioni e workload mission-critical. Questa configurazione ibrida di risorse cloud pubbliche e private ottimizza la selezione dell’ambiente cloud più appropriato per specifiche applicazioni e workload.
L’architettura hybrid consente inoltre la migrazione dinamica dei workload tra differenti ambienti cloud in risposta al mutare delle condizioni operative. Attraverso un’infrastruttura hybrid cloud, gli obiettivi tecnici e strategici vengono conseguiti con maggiore efficacia ed efficienza economica rispetto a quanto ottenibile mediante l’utilizzo esclusivo di cloud pubblico o privato.

Il paradigma Multicloud rappresenta un’evoluzione ulteriore, consentendo alle organizzazioni di utilizzare simultaneamente due o più piattaforme cloud fornite da provider differenti. Questa tipologia di cloud computing può includere qualsiasi combinazione di risorse IaaS, PaaS o SaaS. Nel modello multicloud, i workload possono essere distribuiti attraverso diversi ambienti cloud per soddisfare requisiti specifici di performance, compliance o costo.
Questo approccio consente inoltre alle organizzazioni di evitare il vendor lock-in, mantenendo la flessibilità strategica nella selezione e gestione dei fornitori di servizi cloud.

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